L’argomento accise per il settore microbirrifici è un tema che da anni “regala” colpi di scena, speranze e delusioni.
Inizialmente nel 2016 abbiamo parlato della discussa riduzione di soli due centesimi che ha interessato tutto il settore della birra, non solo quello della birra artigianale (qui l’articolo completo>>).
Poi a inizio 2018 un nuovo duro colpo per il settore dei microbirrifici e le dure critiche di Unionbirrai contro l’ennesima riduzione a tappeto delle accise (qui l’articolo completo>>).
Accise suddivise in scaglioni sul prodotto finito
Ma veniamo ai giorni nostri. Con la discussa legge di Bilancio al vaglio del governo in questi giorni, è stato presentato un emendamento da parte dell’On. Chiara Gagnarli, che prevede l’introduzione dello scaglionamento delle accise in base agli ettolitri di birra prodotti annualmente.
Nell’emendamento viene anche proposto un nuovo criterio per il calcolo dell’accisa che dovrebbe essere calcolata non più a monte ma sul prodotto finito in fase di condizionamento.
In particolare, la ridistribuzione proposta in base agli ettolitri prodotti, sarebbe la seguente e riguarderebbe solo i birrifici artigianali così come definiti dalla relativa legge (qui l’articolo relativo alla legge sui microbirrifici>>):
< 5.000 hl/anno – riduzione accise del 50 per cento;
< 10.000 hl/anno – riduzione accise del 40 per cento;
< 20.000 hl/anno – riduzione accise del 30 per cento;
< 40.000 hl/anno – riduzione accise del 20 per cento;
Un importante aiuto al settore della birra artigianale
In caso di approvazione dell’emendamento, l’impatto sul settore sarebbe importante, considerando che la quasi totalità dei microbirrifici italiani censiti dall’Agenzia delle Dogane (ben 744 su 775), andrebbero a registrare una riduzione del 50% sul calcolo dell’accisa.
Secondo l’On. del M5S Chiara Gagnarli, promotrice già in passato di iniziative a favore del settore, questo emendamento va nella direzione di dare concreta attuazione alla normativa comunitaria 92/83 che prevede il calcolo dell’accisa per scaglioni di produzione.
Considerando quanto scritto, possiamo presupporre che l’approvazione di questo emendamento sancirebbe una svolta importante su due punti fondamentali: da un lato l’avvio concreto delle agevolazioni per il comparto della birra artigianale distinguendolo da quello industriale che ovviamente ha risorse economiche decisamente superiori e dall’altro la riduzione sostanziale delle accise permetterebbe ai piccoli produttori di investire maggiormente in ricerca e sviluppo del prodotto.