Dal 1° luglio 2018 prende il via la transizione che porterà, entro il 1°gennaio 2019, all’obbligo di fatturazione elettronica fra aziende (operazioni Business to business o B2B).

Le prime aziende che avranno l’obbligo di emettere fattura elettronica nei confronti dei soggetti passivi d’imposta sono “gli attori” della filiera dei carburanti.

Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta, ricordando che dal 31 marzo 2015 già sussiste l’obbligo di fatturazione elettronica  nel caso di fatture verso la PA.


Cosa cambia dal 1°luglio 2018?

Le novità sono contenute nella Legge di Bilancio 2018 (legge n. 205/2017) pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 29 dicembre dello scorso anno.

Il passaggio verso la fatturazione elettronica obbligatoria è stato diviso in due fasi:

  • prima fase: dal 1° luglio 2018 l’obbligo riguarda le cessioni di benzina o gasolio per motori e per le prestazioni di subappaltatori nel quadro di un contratto di appalti pubblici.
  • seconda fase: dal 1° gennaio 2019 l’obbligo viene esteso a tutte le operazioni di tipo B2B

Il sistema utilizzato sarà lo stesso già collaudato per la fattura elettronica verso la PA, per l’invio dei dati dello spesometro e delle comunicazioni delle liquidazioni Iva ovvero il Sistema di Interscambio (SdI). Anche archiviazione e conservazione seguiranno lo stesso iter della fattura elettronica PA come prescritto dalla legge.


Per primi i carburanti

A dare il via alla fase di sperimentazione saranno le aziende del settore carburanti. La scelta non sembra casuale.

L’utilizzo della fattura elettronica dovrebbe garantire una maggiore tracciabilità del carburante una volta uscito dal deposito fiscale riducendo così il rischio di frode lungo la filiera di vendita.


Le nuove disposizioni in dettaglio

Da un’analisi sulla Legge di bilancio 2018 si evince quanto segue:

l’obbligo di fatturazione elettronica è esteso ad aziende e professionisti mentre l’esonero è previsto solo verso i privati. Ciò implica l’obbligo da parte dell’esercente di emettere fattura elettronica verso qualsiasi titolare di partita Iva.

Inoltre subentra l’obbligo di pagamento tramite moneta elettronica (carte di credito, di debito o prepagate) finalizzato sia alla deducibilità del costo, sia alla detraibilità Iva.

In tal proposito la Legge prevede che per le attività di distribuzione carburanti, dal 1° luglio venga maturato un credito d’imposta pari al 50% del totale delle commissioni dovute al pagamento tramite carte di credito.

Infine, sempre dalla stessa scadenza, sparirà anche la scheda carburanti.


In attesa di nuove disposizioni, vi consigliamo la visione del seguente video che spiega la gestione della fattura elettronica attraverso il gestionale Azimut

La fattura elettronica con il gestionale Azimut